GLACIAZIONI
E FORMAZIONE DEL TERRITORIO
Durante
il periodo glaciale, nelle sue diverse fasi che interessarono
l'Italia settentrionale specialmente tra i 600.000 ed i 10.000
anni a.C., si formò il grande ghiacciaio che, calando
dalle Alpi Trentine, non solo scavò il bacino dell'attuale
lago di Garda, ma causò anche, con i suoi movimenti
di avanzata e ritiro di maggiore o minore intensità,
l'accumulo e lo spostamento di quelle imponenti masse di detriti
morenici che oggi formano le catene collinari mantovane, bresciane
e veronesi (l'anfiteatro morenico del Garda).
Convenzionalmente queste fasi di deposito glaciale hanno preso
i nomi di alcuni affluenti del Danubio:Donau, Gunz, Mindel,
Riss e Wurm. Ad esse corrisposero altrettanti periodi interglaciali
caldi, che durarono a loro volta migliaia di anni, durante
i quali si verificarono veri e propri capovolgimenti climatici
ed ambientali.
Se, per fare un esempio, durante i periodi freddi, la fauna
comprendeva alci, orsi e stambecchi, nelle fasi interglaciali
non doveva essere difficile incontrare leoni o iene, come
testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici avvenuti nelle
aree confinanti con le fronti moreniche.In questo lungo periodo
alcuni piccoli gruppi di cacciatori-raccoglitori paleolitici
popolarono le valli veronesi e bresciane e, nei periodi più
favorevoli, scesero anche verso la pianura per brevi stanziamenti
o per cacce occasionali, come è documentato da alcuni
strumenti litici rinvenuti nella zona di Montichiari.
Con il definitivo ritiro dei ghiacciai, avvenuto tra i 10.000
e gli 8.000 anni a.C., l'area delle colline moreniche si coprì
definitivamente di vegetazione e di boschi.

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L'Italia
settentrionale in epoca glaciale.
Si notino la calotta glaciale alpina ed i ghiacciai
che origineranno i laghi di Garda e Iseo.
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